Come cambiare le condizioni economiche del mutuo?
Il mutuo non è un contratto immutabile e pertanto è possibile cambiare le condizioni economiche dallo stesso previste
Non sono pochi gli imprenditori che, dopo aver acceso un mutuo per effettuare un investimento, si trovino, dopo qualche anno a voler modificare le condizioni contrattuali con la banca con lo scopo di trovare soluzioni più conformi alla propria condizione economica e finanziaria, magari mutata con il trascorrere del tempo. Questa operazione è possibile e si chiama rinegoziazione del mutuo [1].
In che cosa consiste la rinegoziazione del mutuo?
La rinegoziazione del mutuo determina la trasformazione dello stesso con le nuove clausole concordate tra il mutuatario e la banca. In sostanza, attraverso la rinegoziazione è possibile ad esempio modificare la durata, il tasso applicato, il sistema di indicizzazione, lo spread, le commissioni legate al mutuo, ecc. La rinegoziazione del mutuo richiede in ogni caso il consenso di entrambe le parti del rapporto, ossia della banca e del mutuatario. Infatti è da escludersi che la banca o il cliente possano pretendere una modifica unilaterale delle condizioni. La rinegoziazione del mutuo presenta una serie di vantaggi. In primo luogo è gratuita, non essendo previste spese amministrative né di gestione della pratica, né tantomeno imposte o tasse a carico del mutuatario. La rinegoziazione, infatti, può essere effettuata mediante scrittura privata anche non autenticata, senza bisogno dell’intervento del notaio. Inoltre, vi è anche un risparmio di spese notarili in quanto il precedente contratto di mutuo non si estingue e, dunque, non vi è necessità di accenderne uno nuovo. Il mutuatario, inoltre, non perde i benefici fiscali inizialmente previsti per il primo contratto e l’ipoteca a garanzia del mutuo continua ad assistere il rimborso del debito, senza la necessità di compiere alcuna formalità.
Cosa diventa oggetto di rinegoziazione?
Iniziamo col dire che la rinegoziazione può avere ad oggetto qualsiasi mutuo, ma come anticipato, le principali clausole contrattuali che possono essere rinegoziate sono:
- il tipo di mutuo: è possibile ad esempio passare da un mutuo a tasso variabile a uno a tasso fisso e viceversa.
- il tasso di interesse applicato;
- la durata del mutuo, passando ad esempio da uno ventennale a uno trentennale.
Rinegoziazione del mutuo: differenze con la surroga
L’operazione di rinegoziazione va tenuta distinta da quella della surroga. Con la surroga, infatti, il mutuatario (ossia chi beneficia del mutuo) ha la facoltà, in ogni momento, di trasferire il mutuo ad un altro mutuante che può essere ad esempio un’altra banca o un ente previdenziale che gli concede condizioni contrattuali più vantaggiose. Questa operazione non comporta spese a suo carico e non comporta decadenze da eventuali benefici fiscali. Con la surroga, si trasferisce anche la garanzia ipotecaria da un mutuo all’altro, ma senza necessità di iscrizione di nuova ipoteca.
Articolo di Chiara Camperisi letto su La legge per tutti: https://business.laleggepertutti.it/25601_come-cambiare-le-condizioni-economiche-del-mutuo